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Tildrakizumab, un anticorpo anti-IL-23p19, ha dimostrato efficacia e sicurezza a 5 anni nei pazienti con psoriasi da moderata a grave


E' stata presentata l'analisi completa dei dati a 5 anni da due studi clinici di fase III, reSURFACE 1 e reSURFACE2 con Tildrakizumab ( Ilumetri ), un inibitore di IL-23p19 per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave.
E' stato riscontrato che nei 5 anni di trattamento con Tildrakizumab, i tassi di risposta PASI e PGA sono rimasti elevati e durevoli nel tempo.

I dati aggregati degli studi reSURFACE 1 e reSURFACE 2 a 5 anni hanno dimostrato un controllo a lungo termine della psoriasi, con efficacia mantenuta sia in termini di PASI relativo che assoluto, in un'ampia coorte di pazienti con un totale di oltre 5.400 pazienti-anno di esposizione a Tildrakizumab.
Il PASI assoluto inferiore a 3 alla settimana 244 per Tildrakizumab, alle dosi da 100 mg e 200 mg, è stato rispettivamente del 78.8% e dell'82.6%.
Entrambe le dosi da 100 mg e 200 mg sono state ben tollerate con bassi tassi di eventi avversi gravi ed eventi avversi di particolare interesse a 5 anni.

La sicurezza è stata ulteriormente studiata nelle analisi dei sottogruppi, riguardo a infezioni gravi, tumori maligni, eventi cardiovascolari avversi maggiori ( MACE ) e dei pazienti di età superiore ai 65 anni.
Nessun nuovo evento è stato riportato in nessuna delle analisi dei sottogruppi, a conferma del profilo di sicurezza a lungo termine di Tildrakizumab in un arco di 5 anni.

Sono stati presentati dati a lungo termine nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni.
In una analisi aggregata dopo 5 anni ( 256 settimane ) di trattamento, Tildrakizumab è risultato ben tollerato con una bassa incidenza di eventi avversi di bassa gravità ed eventi avversi di particolare interesse.
Non è stato osservato alcun aumento correlato alla dose nel tasso di eventi avversi.

Tildrakizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che ha come bersaglio la sub-unità p19 dell'interleuchina-23 ( IL-23 ) e inibisce il rilascio di citochine e chemochine proinfiammatorie con un impatto limitato sul resto del sistema immunitario. ( Xagena2020 )

Fonte: EADV ( European Academy of Dermatology and Venereology ) Virtual Meeting, 2020

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