La depigmentazione simile a vitiligine nei pazienti con melanoma può essere associata ad esito clinico più favorevole.
È stata condotta una revisione sistematica di pazienti con melanoma di stadio III-IV trattati con immunoterapia per determinare l'incidenza cumulativa di depigmentazione simile a vitiligine e il valore prognostico dello sviluppo di vitiligine sulla sopravvivenza.
Sono stati individuati 137 studi comprendenti 139 braccia di trattamento ( 11 stimolazione immunitaria generale, 84 vaccino, 28 anticorpi e 16 trasferimento adottivo ), con un totale di 5.737 pazienti.
L'incidenza cumulativa complessiva di vitiligine è stata del 3.4%.
In 27 studi che hanno riportato i dati di singoli pazienti, lo sviluppo della vitiligine è stato significativamente associato con la sopravvivenza libera da progressione ( hazard ratio, HR=0.51; P minore di 0.005 ) e la sopravvivenza globale ( HR=0.25; P minore di 0.003 ), indicando che questi pazienti hanno da 2 a 4 volte meno rischi di progressione della malattia e di morte, rispettivamente, rispetto ai pazienti senza sviluppo della vitiligine.
In conclusione, anche se la vitiligine si verifica solo in una bassa percentuale di pazienti con melanoma trattati con immunoterapia, è emerso un chiaro beneficio di sopravvivenza in questi pazienti.
La consapevolezza sull’induzione della vitiligine nei pazienti con melanoma è importante come indicatore di robusta immunità antimelanoma e associato a miglioramento della sopravvivenza. ( Xagena2015 )
Teulings HE et al, J Clin Oncol 2015;33:773-781
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